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Classifica delle 5 domande imbarazzanti fatte ad un copywriter
“Che confusione…” cantavano i Ricchi e Poveri nel 1981. In effetti, molto spesso, il lavoro del copywriter va spiegato e giustificato. Soprattutto quando un copy racconta cosa fa per vivere a qualcuno che non ha mai sentito parlare di questa professione.
Ecco la classifica delle 5 domande irritanti e imbarazzanti che ci sentiamo fare noi copywriter quando diciamo di essere, appunto, dei copy:
Al quinto posto chi ti collega al concetto sbagliato:
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“Copyright… Ah, quindi ti occupi di marchi e brevetti?”
Al quarto posto chi ti fa i conti in tasca:
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“Ma ci vivi con questo lavoro?”
Al terzo posto lo scettico che si preoccupa per i soldi degli altri:
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“Davvero c’è gente che ti paga per scrivere?”
Al secondo posto chi ama organizzare il tuo tempo:
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“Quindi cosa fai tutto il giorno?”
E al primo posto the best one, cioè chi non lo considera proprio un lavoro:
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“È un lavoro, scusa?”
Se anche tu vivi una situazione simile a noi copywriter, condividi con me le domande irritanti e imbarazzanti che ti fanno cadere… la penna (o qualsiasi altro sia lo strumento del tuo lavoro).
Se poi vuoi esagerare e ti senti il paladino dei lavori incompresi, adotta un copywriter e fallo lavorare. Basta poco: un pc e un piccolo angolo (anche un sottoscala va bene) con un tavolino e una lampada. Mangia tre volte al giorno e non sporca. Non devi portarlo fuori per i bisognini perché si regola da solo.